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“Superare le criticità e i limiti economici, strutturali e organizzativi dell’attuale modello del sistema dei servizi sociali e sociosanitari del Comune di Roma per garantire diritti e prestazioni” è l’obiettivo dell’accordo firmato oggi da Cgil, Cisl e Uil, con le rispettive federazioni dei pensionati e della funzione pubblica, con l’assessore alle Politiche Sociali e alla Salute Barbara Funari”. Lo dicono, in una nota, la Cgil di Roma e Lazio, la Cisl di Roma Capitale e Rieti, la Uil Lazio e l’assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale.
“L’emergenza sanitaria, con le sue ricadute economiche e sociali, insieme agli effetti della guerra, - continua la nota - ha fatto emergere con forza le criticità del sistema dei servizi sociali e i nuovi e crescenti bisogni delle famiglie e delle persone più fragili e a rischio di esclusione sociale. Un quadro che rende necessario un adeguato sistema di infrastrutture e di gestione dei servizi per abbattere i tempi di attesa che obbligano i cittadini a ricorrere a soluzioni personali e costose. Per questo - precisa la nota - oltre a implementare le risorse economiche, si è convenuto, già a partire dal 2022, di monitorare le criticità per future nuove assunzioni di tutte le figure impiegate nei servizi sociali e di qualificare il lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori che operano negli appalti dei servizi sociali attraverso una direttiva da parte dell’Assessorato che preveda il contrasto al dumping contrattuale, la garanzia della clausola sociale nei cambi appalto e il rispetto delle tabelle del costo del lavoro con aggiornamento automatico”.