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Fp Cgil Sicilia annuncia una class action contro il governo regionale per violazione del diritto alla salute. L’iniziativa è stata decisa dopo la scoperta dello scandalo sulle liste d’attesa, che venivano gonfiate e bloccate in favore dell’attività libero professionale intramoenia: “È una ulteriore conferma di come la sanità dell’isola sia profondamente disorganizzata”.
Secondo il segretario generale Gaetano Agliozzo e la segretaria regionale Monica Genovese “questo improprio e inqualificabile modo di operare si traduce di fatto in un grave danno per i cittadini, costretti a pagare le prestazioni oppure a rinunciarvi”.
Le richieste della Cgil
Per i rappresentanti sindacali è necessario mettere in atto il piano di riorganizzazione di tutta la rete ospedaliera. Andrà quindi discusso prioritariamente il tema delle liste d’attesa e bisognerà “porre immediatamente fine al valzer delle nomine con assunzioni di responsabilità nelle scelte”.
Perché il piano sia effettivo, aggiungono Agliozzo e Genovese, occorre favorire l’occupazione stabile e gli stanziamenti. “I protocolli sulle stabilizzazioni sia nel comparto sia nella dirigenza medica – affermano - vanno immediatamente applicati, dando risposte ai circa 14 mila precari del settore”. Se le richieste di maggiori risorse finanziarie e professionali non dovessero trovare risposta la Fp Cgil Sicilia “è pronta a scendere in campo per salvaguardare il diritto alla salute dei siciliani”.