“Il timore che avevamo paventato da tempo è diventato purtroppo una tragica realtà. Il batterio killer della xylella fastidiosa è arrivato nella provincia di Barletta Andria Trani. Era alle porte di Bari, ora è qui da noi. Abbiamo più volte chiesto interventi e strategie per evitare che ciò accadesse e qualcosa è stato fatto ma non ancora sufficiente a contenere la diffusione del batterio”. La denuncia arriva da Gaetano Riglietti, segretario generale Flai Cgil Bat, che ha commentato la notizia del primo ulivo colpito da xylella trovato nella provincia della Bat, a Minervino Murge.

“Già nel 2020 – ricorda il segretario della federazione Cgil –, a seguito del focolaio riscontrato in un vivaio a Canosa di Puglia, eravamo intervenuti con preoccupazione perché temevano che non intervenendo immediatamente e non facendo scelte giuste si sarebbe messo a rischio il comparto olivicolo del nostro territorio che, è inutile persino ricordarlo, è tra i più olivetati d’Italia. Oggi come cinque anni fa, a seguito dell’individuazione della pianta infetta nelle campagne di Minervino Murge, torna quest’incubo e noi chiediamo che si faccia un intervento ancora più capillare di monitoraggio su tutto il territorio della provincia Bat, ma anche correndo subito ai ripari con il contenimento perché non possiamo permetterci malauguratamente di vedere infettate altre piante. A rischio ci sarebbe una fetta importante dell'economia della nostra provincia, tanto già duramente provata da tutto ciò che sta accadendo”.

“Come organizzazione sindacale – conclude Riglietti – siamo fortemente preoccupati per le ricadute occupazionali che tutto ciò potrebbe avere perché simili scoperte seppur limitate e speriamo irrisorie creano comunque allarme. Oltre al fatto che l'olivicoltura è non solo la nostra vocazione territoriale ma è anche la caratteristica del nostro paesaggio, la storia e la cultura stesse di questo lembo di Puglia”.