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Torna a riunirsi oggi pomeriggio, 12 giugno, al ministero dello Sviluppo Economico, il tavolo Whirlpool, che sarà presieduto dal ministro Luigi Di Maio. Appuntamento alle ore 17, per discutere la situazione occupazionale e produttiva dell’azienda. Parteciperanno all’incontro i vertici dell’azienda, le Regioni coinvolte e le organizzazioni sindacali. Fuori dal Mise anche centinaia di lavoratori, che da Napoli raggiungeranno Roma, come era già successo per l'incontro precedente lo scorso 4 giugno. Un tavolo atteso e che si annuncia molto movimentato, visti i botta e risposta tra ministro e azienda nelle ultime ore.
Di Maio ha infatti annunciato la revoca di tutti gli incentivi (50 milioni di euro dal 2014, afferma il ministro) incassati dall'azienda che - ha detto il ministro - "non ha tenuto fede ai patti, si è rimangiata la parola e dice di voler chiudere lo stabilimento di Napoli". "Se vieni in Italia e prendi i soldi dello Stato non è che poi te ne vai e chiudi gli stabilimenti tenendo un atteggiamento contrario ai patti", ha aggiunto Di Maio.
Pronta la replica da parte dell'azienda: “Con rammarico prendiamo atto della dichiarazione rilasciata dal ministro Luigi Di Maio, di voler revocare gli incentivi concessi e di bloccare il pagamento su quelli richiesti, pur non avendo l'azienda mai proceduto ad alcuna disdetta dell'accordo siglato", si legge in una nota diffusa da Whirlpool.
Sulla questione è intervenuto anche Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, secondo il quale “l'importante è che la discussione al ministero non sia su come sanzionare Whirlpool, ma su come fare applicare gli accordi, non permettere di ridurre e di chiudere stabilimenti”. “Capisco che se il governo ha dato degli incentivi possa anche decidere di toglierli. Bisogna però che Whirlpool mantenga gli investimenti e la presenza nel nostro Paese. Non è che togliendo gli incentivi Whirlpool può chiudere gli stabilimenti e se ne può andare. Il governo italiano deve riflettere su come si stanno comportando le multinazionali, su perché investono meno e perché spostano produzioni”, ha aggiunto Landini.
Intanto, ieri a Napoli seduta straordinaria del Consiglio comunale dedicata alla vertenza. Nella sala dei Baroni del Maschio Angioino, aperta alla partecipazione anche dei cittadini, erano presenti i comitati direttivi provinciali di Cgil, Cisl e Uil di Napoli. “Questa settimana è decisiva – hanno sottolineato i segretari generali Walter Schiavella, Gianpiero Tipaldi e Giovanni Sgambati –, ci sono importanti appuntamenti per la soluzione della vertenza Whirlpool. Come abbiamo più volte affermato, la decisione dell'azienda è inaccettabile e fa di questa vertenza un caso emblematico per il nostro territorio e per l'intero Mezzogiorno”. Per questo motivo, hanno precisato Schiavella, Tipaldi e Sgambati, è necessario che “il sostegno della città e delle confederazioni si manifesti concretamente con momenti simbolici e visibili”. Un impegno che, secondo il sindacato, è necessario “per vincere questa battaglia e fermare il processo di desertificazione industriale della città”.