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Sono passate due settimane dall'ultimo confronto al Mise sulla vertenza Whirlpool. Due settimane intense di mobilitazione che hanno visto gli operai della fabbrica napoletana (a rischio chiusura) protagonisti prima nello sciopero dei metalmeccanici del 14 giugno e poi della grande manifestazione di Cgil, Cisl e Uil a Reggio Calabria di sabato 22 giugno. Oggi, martedì 25 giugno, le parti torneranno a vedersi al ministero. Avrebbero dovuto farlo venerdì scorso, ma il ministro Di Maio ha fatto slittare l'incontro per poter così avere – questa la motivazione addotta – un colloquio approfondito con i vertici di Whirlpool Emea, prima del tavolo stesso.
“Il rinvio dell'incontro al 25 giugno non è un problema se serve finalmente a mettere le carte in tavola”, afferma Walter Schiavella, segretario della Cgil di Napoli. L'ultimo confronto, quello del 13 giugno, era stato infatti giudicato “interlocutorio” dai sindacati, ma aveva comunque fatto intravedere uno spiraglio. Schiavella sottolinea in particolare tre elementi importanti, che il sindacato ha sempre chiesto: “Piena vigenza dell'accordo di ottobre e degli attuali livelli di occupazione, mantenimento del sito produttivo napoletano e non disimpegno di Whirlpool. Oggi misureremo cosa significhino realmente e concretamente questi impegni”, sottolinea il segretario.
“Questa non è solo la vertenza dei lavoratori Whirlpool o della città di Napoli, questa è una battaglia di tutti i metalmeccanici”: lo ha detto Francesca Re David, segretaria generale della Fiom Cgil, intervenendo alla notte bianca degli operai Whirlpool che si è svolta a Napoli lo scorso 20 giugno. “E porteremo avanti questa battaglia comune a partire dall'appuntamento del 25 giugno a Roma – ha aggiunto la segretaria Fiom – fino ad arrivare all'obiettivo che ci siamo sempre dati: che rimanga qui Whirlpool, che rimanga qui il lavoro”.