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Il corteo delle lavoratrici e dei lavoratori della Whirlpool di Napoli è arrivato davanti al ministero dello Sviluppo Economico dove la convocazione del tavolo con la multinazionale e il governo per discutere del progetto di reindustrializzazione dello stabilimento di via Argine era per le ore 15:30. I lavoratori sono arrivati dal capoluogo partenopeo in treno e, una volta scesi a Roma, sono partiti in corteo dalla Stazione Termini.
Così la segretaria della Fiom nazionale, Barbara Tibaldi, davanti all'ingresso del ministero, prima di salire al tavolo.
Il caso Whirlpool, ha detto barbara Tibaldi, "è l'ennesimo in cui una multinazionale, pur guadagnando, impunemente licenzia le persone e chiude gli stabilimenti nonostante accordi e aiuti di Stato. Questi lavoratori hanno iniziato la loro lotta più di due anni fa, hanno resistito tenendo aperto quello stabilimento. Ora la politica annuncia che c'è una nuova soluzione - spiega la sindacalista in occasione del tavolo al ministero per sbloccare la vertenza - ma noi ancora non l'abbiamo vista, sappiamo solo che Whirlpool impunemente vuole portare avanti i licenziamenti. La musica va cambiata, se il governo italiano dice che la soluzione c'è, dobbiamo essere nelle condizioni di scendere da questo palazzo e offrirla ai lavoratori".