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Oggi, 2 ottobre, presso la Prefettura di Belluno e in videoconferenza, alla presenza del ministero dello Sviluppo economico, degli enti locali e delle organizzazioni sindacali, è stato presentato il progetto del nuovo polo industriale che interesserà gli stabilimenti di Mel, in provincia di Belluno (ex Acc Wanbao), e di Riva di Chieri, in provincia di Torino (ex Embraco).
“Abbiamo apprezzato l’illustrazione del piano presentato in data odierna dal commissario straordinario, dettagliato sul prodotto e sulle prospettive di mercato. Tuttavia, riteniamo che una politica industriale si misuri con il suo impatto sulle persone e siamo convinti che questo piano avrà un’altissima qualità se riusciremo a raccordare insieme tre questioni fondamentali: il percorso industriale, la tutela dell’identità con un’equa valorizzazione dei due stabilimenti e alla base di tutto con la tutela di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori di Acc Wanbao di Belluno e di Embraco di Torino". Lo dichiarano Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom, responsabile settore elettrodomestico, e Claudia Ferri, coordinatrice nazionale Fiom settore elettrodomestico.
"Pertanto, crediamo che sarebbe importante cominciare a ragionare come un gruppo, amalgamando e compensando le due situazioni produttive, per non dare adito a meccanismi che inneschino delle differenze tra i due stabilimenti. Inoltre, pensiamo che sia necessario, da subito, un tavolo operativo nazionale che discuta non solo di dati di mercato, ma anche di prospettive occupazionali e del ruolo del pubblico, come ci sta e quanto ci sta, nonché delle tempistiche di realizzazione. Le politiche industriali non servono solo a ricoprire spazi di mercato, ma a rispondere alle lavoratrici, ai lavoratori e alle richieste sociali di un Paese”, concludono le due dirigenti sindacali.