Tutti pronti per tornare al lavoro al calzaturificio Vingi Shoes di Barletta. La mobilitazione dei lavoratori era partita il 7 ottobre scorso in seguito alla vendita del capannone industriale di via dell’Euro. Dopo le frizioni delle scorse settimane, l’azienda ha fornito rassicurazioni e preso impegni. I sindacati vigileranno affinché non resti tutto sulla carta. Dopo l’assemblea con le lavoratrici e i lavoratori si è deciso di interrompere lo sciopero e smobilitare il sit-in. Operaie e operai sono tornati a disposizione dell’azienda già da questa mattina, ora si attendono indicazioni su tempi e modalità di riavvio delle attività.

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È il risultato di una giornata intensa, quella di ieri, 17 ottobre, iniziata con una manifestazione sotto la sede della Regione Puglia mentre era in corso un riunione convocata dal presidente della task force Occupazionale, Leo Caroli. Nel pomeriggio si è svolto un altro incontro presso il Comando della Polizia locale di Barletta. Al tavolo regionale si è raggiunta l’intesa che consentirà a Vingi Shoes srl di proseguire l’attività nello stabilimento, nonostante sia stato già ceduto. Al un nuovo proprietario l’azienda chiederà di entrare in possesso dell’opificio non più il 31 ottobre prossimo, come stabilito nella compravendita, ma entro il 31 marzo del 2025.

“L’azienda si è impegnata a non dismettere l’attività e a non cedere i macchinari”, spiegano Pietro Fiorella, segretario generale della Filctem Cgil Bat-Foggia e Giuseppe Anaclerio, segretario della Femca Cisl Bari-Bat. Naturalmente i sindacati assicurano che vigileranno affinché questi impegni vengano mantenuti in attesa anche del nuovo piano industriale che verrà discusso a dicembre sempre in Regione.

“Siamo contenti di aver scongiurato la perdita del lavoro per un centinaio di persone, spesso membri di famiglie monoreddito. Non possiamo abbassare la guardia perché l’ammortizzatore sociale a disposizione di questi operai scade a marzo 2025 e coincide proprio con la nuova data di consegna dell’immobile al nuovo proprietario. Stiamo già pensiamo a cosa accadrà dopo, per questo attendiamo la presentazione del piano industriale, lì troveremo le risposte che attendiamo”, aggiungono i sindacati.

Nell’incontro del pomeriggio a Barletta, Pietro Fiorella ha chiesto a tutti “di mettere nelle proprie agende politiche il tema della crisi del TAC", il settore del tessile, dell'abbigliamento e del calzaturiero. "Ci sono diverse realtà che stanno vivendo situazioni difficili, se non si interviene subito molto presto ci troveremo di fronte a tante nuove Vingi. Dobbiamo evitare che questo accada”, ha concluso Fiorella.