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I sindacati catanesi lanciano un nuovo allarme per la vertenza Tecnis. Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil organizzano un presidio davanti la Prefettura (in via Etnea) per mercoledì 17 aprile, a partire dalle ore 10, per “manifestare il proprio dissenso rispetto ai ritardi con i quali il ministero dello Sviluppo economico sta affrontando la vertenza dell’azienda di costruzioni”. La protesta nasce in occasione della mobilitazione nazionale indetta dalle sigle sindacali delle categorie nazionali a Roma, ma a Catania la giornata riveste un valore particolar,e visto che è a Catania che l'azienda ha la propria sede. "In particolare, è prima saltata la trattativa di vendita a Pessina Costruzioni, l’azienda che aveva proposto di acquistare in blocco tutte le attività", spiegano i sindacati: "In seconda battuta, si è arenata, per volontà del ministero, anche la possibilità di procedere con l’aggiudicazione provvisoria al secondo offerente, la Arechi e D’Agostino, la cui offerta era considerata economicamente vantaggiosa. Il ministero ha scelto di avviare approfondimenti sulla gestione commissariale”.
In questo modo viene dunque congelata anche la vendita e prosegue, di conseguenza, anche la fase commissariale che per i sindacati equivale a rischio il proseguo delle attività. “La vendita sarebbe invece un’operazione necessaria", concludono Fillea, Filca e Feneal: "Al contrario, la mancata ripresa delle attività per la immediata messa in vendita rischia di determinare il tracollo dell’azienda per il repentino aumento della situazione debitoria e il decremento dei ricavi. E lo scenario in questa prospettiva diventerebbe non certo rassicurante. Se il ministero dello Sviluppo economico non decide e se non si procede all'immediata vendita del complesso delle attività di Tecnis, verranno messi a rischio i posti di lavoro e danneggiati irrimediabilmente i fornitori. In sostanza, le opere rischierebbero di non poter più essere completate”.