“La vertenza Flex sommata alle tante in corso a Trieste, rende sempre più necessario un percorso di mobilitazione in difesa dei posti di lavoro che non
possiamo permetterci di continuare a perdere”. Lo scrivono i sindacati Fim, Fiom, Uilm Trieste insieme con la Rsu aziendale in riferimento alla vertenza della azienda di elettronica triestina Flextronics, in cui sono in pericolo 350 posti di lavoro.

Flextronics, dopo aver comunicato la perdita di una importante commessa di Nokia, aveva assicurato un processo di riconversione industriale a Trieste con il sostegno della corporate, ma poi, riassume l’Ansa la vicenda, ha presentato al tavolo governativo un possibile acquirente che non ha fornito in sede ministeriale una prospettiva industriale e soprattutto la salvaguardia occupazionale, parlando anzi di “esuberi strutturali”, da gestire con gli strumenti di legge.

I sindacati in una nota chiedono che il “Governo blocchi la vendita in assenza di un piano industriale che garantisca la salvaguardia dei posti di lavoro e colga l’occasione di ricostruire anche con un intervento pubblico l’ennesimo settore industriale a pezzi”. Il 21 gennaio su questa vertenza e su quella analoga della U-Blox è intervenuta duramente la Regione Fvg.

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