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Una situazione di “estrema gravità che coinvolge il corpo redazionale, i grafici e tutti i dipendenti”. Ancora una volta è forte la denuncia dell’assemblea e del cdr di Dire su una vertenza che ancora non sembra trovare sbocchi.
In una nota si sottolinea “la grande professionalità e responsabilità delle lavoratrici e dei lavoratori tutti che continuano a garantire la pubblicazione dei notiziari, nonostante l'assoluta incertezza sul futuro e soprattutto il dramma di non ricevere gli stipendi da due mesi, che diventano quasi tre per i colleghi sospesi a gennaio 2024, ai quali l'azienda ha corrisposto soltanto pochi giorni di retribuzione”.
Per questi motivi, l'assemblea, il cdr e le rsa "tornano anche oggi a chiedere all'editore di sanare immediatamente il dovuto, perché la sospensione del contratto di fornitura del servizio di agenzia di stampa, a partire da giovedì 6 marzo, da parte del dipartimento per l'Informazione e l'editoria non può determinare il blocco dei pagamenti ai lavoratori che hanno continuato a prestare la loro opera costantemente, in virtù di un contratto con l'azienda che non può essere unilaterale”.
I dipendenti, inoltre, “chiedono anche all'azienda di garantire il massimo della trasparenza sulla situazione economico-amministrativa e sui procedimenti in corso rispondendo alle richieste dei sindacati Fnsi e sigle territoriali e chiedono al dipartimento di svolgere gli accertamenti nel minor tempo possibile, nella speranza di vedere quanto prima di nuovo riconosciuto il contributo previsto per l'agenzia”.
"Le giornaliste e i giornalisti chiedono infine al loro direttore responsabile di tutelarli e stare al fianco della redazione” conclude la nota.