“Se non verrà dato seguito alle intese assunte in sede ministeriale sul rinnovo del contratto nazionale del trasporto pubblico locale, di cui rivendichiamo la piena validità, andiamo verso la proclamazione di un nuovo sciopero, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa”. Ad annunciarlo unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna nel corso di una conferenza stampa, sottolineando: “Oggi si è avviata la seconda fase delle procedure di raffreddamento da chiudersi entro 10 giorni e in caso di esito negativo si potrà procedere con la proclamazione”.
Il segretario generale della Filt Cgil, Stefano Malorgio, nel podcast ripercorre le tappe che hanno portato a firmare le intese per il rinnovo del contratto nazionale che interessa 110mila lavoratori e al momento rimane però lettera morta. Con Malorgio anche un dipendente dell’Atac di Roma, Paolo conducente di autobus, il quale ci spiega quali siano le ripercussioni sulla sua vita di lavoratore e privata, dovute alla mancata attuazione del contratto e quindi ai mancati investimenti da parte del Governo.
Durante la conferenza stampa i sindacalisti hanno ribadito che a oggi risulta che lo strumento normativo con la disposizione economica delle risorse per il rinnovo, che secondo le intese si sarebbe dovuto concretizzare entro la metà di gennaio, non è ancora arrivato in Consiglio dei ministri per ragioni che non sono state spiegate: “Producendo per l’ennesima volta il rinvio tra le parti per la formalizzazione definitiva”.
Contestualmente, “le associazioni datoriali hanno comunicato con una circolare formale alle aziende loro associate e informalmente ai sindacati di non garantire i contenuti delle intese in assenza delle risorse”.
“Quanto accaduto in questi mesi – hanno spiegato Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl Fna - configura un’escalation di eventi lesivi della dignità di lavoratori e lavoratrici. Il contratto in questione rappresenta infatti uno strumento di garanzia non solo per gli addetti del settore, ma anche per l’intero sistema del trasporto pubblico locale, da cui dipende l'esercizio del diritto alla mobilità della cittadinanza, nonché il benessere e le opportunità di sviluppo delle varie aree del Paese”.
“Da parte nostra – hanno concluso - abbiamo richiesto alle associazioni datoriali di dare seguito a quanto definito nelle intese contrattuali di dicembre e ai soggetti istituzionali competenti di dare seguito con urgenza agli impegni assunti sul piano delle risorse. In assenza di ciò, dopo aver assunto e mantenuto un atteggiamento di responsabilità, tale da non determinare ulteriori elementi di criticità rispetto a un iter di espletamento procedurale istituzionale, manifestiamo una seria preoccupazione sulla tenuta della pace sociale nel settore e nel Paese e sulla mobilità dei cittadini, in un momento storico oltretutto caratterizzato da grandi eventi di portata internazionale”.