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Nelle ultime 48 ore la provincia di Verona è stata per l’ennesima volta teatro di due gravissimi incidenti sul lavoro. Lo riferisce una nota di Cgil, Fillea e Filt di Verona. Martedì un lavoratore è rimasto ferito in maniera preoccupante all’interporto di Sommacampagna. Ieri un lavoratore di 59 anni, padre di quattro figli, ha perso la vita in un cantiere di Brentino Belluno.
"Ai famigliari del lavoratore vittima dell’incidente mortale esprimiamo profondo cordoglio e vicinanza - afferma il sindacato -, mentre al lavoratore rimasto infortunato auguriamo che possa riprendersi al più presto e che quindi non ci siano conseguenze relative all’infortunio". Le dinamiche degli incidenti saranno certamente vagliate ed eventualmente perseguite dalle autorità giudiziarie, ma "a nostro parere non è più ammissibile che la provincia di Verona, tra le più ricche del nostro Paese, continui ad essere martoriata da questi tragici eventi. Per questa ragione ribadiamo con fermezza che la sicurezza deve essere la vera priorità in qualsiasi posto di lavoro, soprattutto nei settori delle costruzioni e della logistica che da troppo tempo hanno il triste primato in questa mortificante classifica".
Accettare la “logica della fatalità”, che quasi sempre viene ripetuta dopo ogni infortunio sul lavoro, non è da Paese civile. La Cgil prosegue: "Noi non intendiamo in alcun modo accettarla anche perché gli strumenti e le modalità per salvare vite umane nei luoghi di lavoro ci sono, vanno soltanto ricercate e applicate, magari iniziando dalla formazione dei datori di lavoro e dei responsabili di cantiere, per primi, e di tutti i lavoratori poi. Bisogna pretendere che in tutti i luoghi di lavoro vengano eletti i Rappresentanti dei lavoratori della sicurezza, come previsto dal D.Lgs. 81/2008, e fornire loro tutti gli strumenti affinché possano svolgere con competenza e autorevolezza questo delicatissimo compito".
Altrettanto fondamentale è la diffusione e condivisione di una forte cultura del rispetto delle persone e della loro salute, diventata oggi davvero indispensabile soprattutto nei luoghi di lavoro. "Una cultura che a nostro parere è mancata a Brentino Belluno se è vero che, dopo alcune ore dal decesso, i lavori del cantiere stradale sono ripresi. Anche questo è un atteggiamento inaccettabile in quanto irrispettoso nei confronti della persona che è venuta a mancare e verso la sua famiglia". Per evitare il ripetersi di queste tragedie, dunque, "serve altresì aumentare i controlli nei cantieri, ad oggi piuttosto modesti per carenza di personale ispettivo, e applicare severamente le procedure per esigere il rispetto delle norme che tutelano la sicurezza".
Su questo tema non va mai abbassato il livello di attenzione, anche se alcune recenti decisioni del governo (tagliare le risorse all’Inail destinate alla prevenzione degli infortuni, alla formazione e alla sicurezza sul lavoro) lasciano forti dubbi in questo senso. "Per tutte queste ragioni - conclude -, e anche per onorare la memoria delle vittime sul lavoro, come sindacato delle lavoratrici e lavoratori di tutti i settori continueremo nel nostro impegno a sostegno della salute e sicurezza sul lavoro".