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“Con dolore e rabbia apprendiamo dell’ennesimo infortunio mortale, questa volta all’Iselfa di Solbiate Arno. In provincia di Varese è la sesta morte durante lo svolgimento del proprio lavoro nel 2019, con notevole incremento rispetto all’intero 2018”. Così in una nota la Cgil di Varese.
“La Lombardia questa settimana è tristemente costellata da infortuni mortali con frequenza quasi quotidiana (più di 60 dall’inizio dell’anno in base ai dati provvisori di Ats e Inail). La situazione è drammatica anche a livello nazionale, con un sensibile incremento rispetto all’anno precedente”, continua il sindacato, che chiede “con decisione un serio e repentino intervento delle istituzioni a livello nazionale e regionale nella convinzione che gli infortuni sul lavoro costituiscano oggettivamente un’autentica emergenza che va inserita tra le priorità dell’azione politica ad ogni livello”.
Per la Cgil sono necessari “sia il deciso potenziamento degli organismi di vigilanza, sia una progettualità di più lungo corso per incrementare controlli preventivi ed azioni di efficace diffusione della cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro”.
“É necessario – aggiunge il sindacato - che la Regione Lombardia definisca finalmente il nuovo Piano regionale di Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro per finanziare attivamente e concretamente le politiche preventive necessarie a contrastare questo inaccettabile e disumano fenomeno. È necessario che la sicurezza nei luoghi di lavoro assuma carattere prioritario nelle agende della politica nazionale e regionale, anche nell’ottica di una maggiore sensibilizzazione e assunzione di responsabilità da parte delle aziende per un’autentica cultura della sicurezza diffusa”.
“Nell’attesa che le indagini stabiliscano con precisione la dinamica di quest’ennesimo terribile infortunio sul lavoro ci stringiamo ai familiari del lavoratore con profondo e sentito cordoglio”, conclude la Cgil di Varese.