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Un inedito Primo maggio con un messaggio di coraggio, di riscatto e di grande solidarietà, nella consapevolezza che bisogna stare insieme e fronteggiare la tempesta epidemica. Lo inviano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Basilicata, Angelo Summa, Enrico Gambardella e Vincenzo Tortorelli, per i quali occorre fare una battaglia per un nuovo modello capace di coniugare la creazione di valore economico con la dignità del lavoro e la soluzione dei problemi ambientali. “Le emergenze dei nostri giorni sono la spia di un problema più profondo che riguarda l’orientamento della persona e delle collettività – affermano i sindacalisti -. Abbiamo bisogno di un’economia che metta al centro la persona, la dignità del lavoratore e sappia mettersi in sintonia con l’ambiente naturale senza violentarlo. Nessuno deve perdere il lavoro per il coronavirus”. Il Primo maggio per i segretari generali è l’occasione per rilanciare alcune proposte per la ripresa del Paese e in particolare della Basilicata in questa imminente fase 2. La sfida è creare nuovo lavoro, soprattutto per i giovani, e nuove imprese che rispondano ai bisogni che si sono determinati con la crisi, insieme a un welfare pubblico diffuso nel territorio.
Secondo gli ultimi dati Svimez, associazione che studia le condizioni economiche del Sud d’Italia, la pandemia da Covid-19 nel Mezzogiorno ha già prodotto una perdita di valore aggiunto di 10 miliardi di euro al mese, con una media pro-capite di 500 euro. In Basilicata circa 6 realtà industriali e dei servizi su 10 sono ferme, con rischi concreti per le realtà produttive più fragili di non riaprire a fine lockdown.
"È urgente definire un piano straordinario per l’emergenza e per le fasi successive – spiegano i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil -. Un pacchetto di interventi che possono giovarsi della riprogrammazione di circa 200 milioni di euro dei fondi europei già disponibili che, se ben utilizzati, possono dare un’importante risposta alla ripresa economica del territorio e agli strati sociali più svantaggiati a causa della precarietà e della povertà. Una grande stagione di solidarietà e insieme di risalita produttiva”.
Da qui l’invito alla Regione Basilicata a non procedere con interventi frammentati e dispersivi delle risorse e a ripensare i modelli di lavoro e di sviluppo del passato. Una ripresa assicurata con la copertura di un protocollo regionale che definisca le condizioni di sicurezza nel sistema produttivo e dei servizi pubblici, oltre a misure di sicurezza e sostegno sociale alle famiglie.
Cgil, Cisl e Uil Basilicata, dovendo inoltre rinunciare alla consueta manifestazione in piazza nel rispetto delle regole, e in occasione del 1 maggio hanno deciso di dare un contributo concreto devolvendo le spese per la manifestazione, pari a una somma di 5mila euro, all’associazione potentina Magazzini sociali, impegnata nella raccolta di beni di prima necessità per le famiglie in difficoltà economiche. La tradizionale festa sarà inoltre celebrata con una diretta Facebook “Lavoriamo in sicurezza per costruire il futuro” in contemporanea sulle pagine delle tre organizzazioni sindacali a partire dalle ore 11.