Il 5 novembre scorso fu la piazza dello sciopero nazionale per sollecitare un contratto che era fermo da un anno. Oggi (venerdì 19 febbraio) in quella stessa piazza di Roma, nel quartiere Esquilino, i sindacati hanno presentato il nuovo ccnl dei metalmeccanici. “Un contratto che segna una svolta, che porta soldi ai lavoratori sui minimi”, ha commentato la segretaria generale della Fiom Cgil Francesca Re David nel corso dell’assemblea nazionale dei delegati e delle delegate, sottolineando anche “i cambiamenti normativi molto importanti, come la riforma dell'inquadramento, la formazione, la clausola sociale per gli appalti pubblici, la normativa sulla violenza di genere”.
Con l’iniziativa odierna si dà l’avvio alla campagna di assemblee unitarie in tutti i luoghi di lavoro e sulle piattaforme digitali, che si concluderà il 15 aprile, sui contenuti dell'ipotesi di accordo per il rinnovo del ccnl sottoscritto il 5 febbraio scorso con Federmeccanica e Assistal. “Abbiamo fatto una trattativa complessa, in cui siamo stati fermi su alcuni princìpi e obiettivi. Come sul salario, sin dall'inizio abbiamo detto tre cifre sui minimi”, ha detto Re David dal palco di piazza dell’Esquilino: “Ora è importante portarlo nelle assemblee, discutere e votare, il più possibile in presenza, perché questo sia il contratto di tutti”.
Il rinnovo ha un carattere “solidale, tiene insieme i forti e i deboli, i grandi e i piccoli”, ha aggiunto la segretaria generale Fiom, rimarcando come in questo contratto “non ci siano scambi, perché è finito il tempo della svalorizzazione del lavoro”. In conclusione, la segretaria generale della Fiom Cgil ha chiesto al governo di “iniziare a parlare finalmente di politiche industriali, una cosa che non accade da molto tempo. Sul Recovery plan bisogna ascoltare le parti sociali. Vogliamo risposte per valorizzare il lavoro, difendere l'occupazione con la riforma degli ammortizzatori sociali e per trovare soluzioni alle tante vertenze aperte".
A introdurre la manifestazione, intitolata “La centralità del contratto, il valore del lavoro”, è stato il segretario generale Fim Cisl Roberto Benaglia. “È il contratto nazionale per la ripartenza, perché la ripartenza va sostenuta e si sostiene solo se il lavoro è meglio riconosciuto e tutelato”, ha detto l’esponente sindacale, mostrando soddisfazione per “aver raggiunto un risultato unico, pregevole, importante e concreto. Il contratto parla al Paese, la crisi non si supera abbassando le tutele dei lavoratori ma innovando”.
Nel corso dell’iniziativa hanno preso la parola anche i delegati di alcuni importanti poli produttivi italiani (LFoundry, Hc Solutions, Technogym, Aprilia, Dxc Technology, Robopac-Aetna). Analoga soddisfazione per l’esito delle trattative, infine, ha palesato il segretario generale della Uilm Uil Rocco Palombella: “Abbiamo fatto un grande capolavoro in questi mesi di pandemia, non ci siamo persi d'animo e non ci siamo tirati indietro. Questo è un rinnovo che rimarrà nella storia, abbiamo tenuto unita una categoria di un milione 400 mila lavoratori in un unico contratto”.