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“Uno stillicidio senza fine, quello dei suicidi registrati tra le fila della polizia penitenziaria. Un altro caso, accaduto stanotte a Roma, dove un agente 48enne, in servizio presso il carcere di Rebibbia, si è tolto la vita”. Lo afferma la Fp Cgil nazionale, nell’esprimere "solidarietà e vicinanza ai cari e ai colleghi dell'agente".
Ancora una volta, spiega il sindacato, "torniamo a evidenziare la necessità di avviare delle capillari attività preventive e formative, in sedi locali, atte a fronteggiare situazioni stressogene e individuare eventuali disagi correlati a diversi ed oggettivi fattori. Il carcere è un'istituzione totale, per le sue vulnerabili e articolare peculiarità, e pertanto resta un ambiente difficile che merita continue e scrupolose attenzioni. Pertanto non bisogna mai abbassare la ‘guardia’ rispetto alla complessità di questioni delicati che afferiscono tutta la collettività penitenziaria”, conclude la Fp Cgil.