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Un operaio è morto lungo la A10, tra Varazze e Arenzano, mentre si trovava a bordo di un camioncino uscito di strada sbalzando fuori dal finestrino l’uomo e il collega che si trova ora in gravi condizioni. Il segretario generale della Cgil genovese, ricorda che “sono passati solo 10 giorni dall’ultimo infortunio mortale sul lavoro a Genova”: “Oggi, un altro lavoratore, non tornerà a casa. E’ evidente che, come dimostrano queste tragedie, le questioni legate a salute e sicurezza sul lavoro non sono una priorità per il nostro Paese”.
Solamente ieri il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha evidenziato come la sicurezza sul lavoro debba essere invece una priorità permanente per la Repubblica, in occasione della 74esima Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro. Per Magni “la denuncia inascoltata della mancanza di risorse per attività ispettiva e controlli, la carenza ad ogni livello di personale preposto alla sicurezza, la sottovalutazione dei percorsi formativi in molti casi vissuti come ostacolo alla stessa attività lavorativa, insieme spesso all’età avanzata dei lavoratori coinvolti”, continuano a produrre “situazioni in cui il lavoro diventa non sicuro”.
L’infortunio mortale di oggi è accaduto in itinere ed è il quinto di questo tipo in Liguria sui 13 mortali accaduti nei primi 8 mesi di quest’anno. Sono numeri drammatici e quello degli infortuni in itinere è un dato purtroppo in aumento del + 6,4% (2.363).
La Camera del lavoro di Genova, “in attesa di conoscere la dinamica di quanto accaduto, invia le proprie condoglianze ai colleghi e agli amici del lavoratore deceduto e si stringe al dolore dei familiari”.