Questa mattina, anche a Roma, gli addetti del turismo impiegati per le aziende associate a Federturismo e Aica hanno incrociato le braccia per difendere il diritto al contratto nazionale e per chiedere aumenti retributivi che diano sollievo a buste paga decurtate dall’inflazione. A sei anni dalla scadenza del contratto nazionale, nel luglio scorso, le trattative hanno subito una battuta di arresto a causa delle richieste delle parti datoriali, considerate irricevibili dalle organizzazioni sindacali.
In una nota di Filcams Cgil e Uiltucs Uil Roma e Lazio sottolineano come le proposte di Confindustria miravano a precarizzare ulteriormente il settore e a indebolire il valore economico del rinnovo contrattuale.
"Oggi – scrivono - il primo di due scioperi per denunciare l’impoverimento delle lavoratrici e dei lavoratori di un settore sempre esaltato come volano di crescita del Paese, ma che non valorizza la professionalità e non remunera gli sforzi di chi garantisce qualità nei servizi turistici e nell’accoglienza del nostro territorio”. Collettiva è andata ad ascoltare le storie dei lavoratori.