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Si è conclusa con l'assemblea dei lavoratori del gruppo TRS Evolution, controllata al 100% del gruppo Trussardi Spa, il percorso sindacale avviato il 15 febbraio scorso quando l'azienda aveva aperto una procedura per il trasferimento di un ramo d'azienda (ex art. 47 della legge 428/90) al gruppo Miroglio.
Il percorso prevedeva il passaggio del ramo inerente ai negozi outlet, riguardante 91 unità, rispetto alla complessiva forza lavoro di 124 tra lavoratrici e lavoratori. Attraverso Il percorso vertenziale, che ha visto le parti più volte confrontarsi nell'ambito dei 25 giorni previsti per la consultazione sindacale, si è riuscito a salvaguardare tutta la forza lavoro di TRS Evolution, 33 lavoratori che altrimenti sarebbero rimasti esclusi da questo processo di armonizzazione.
Con questo accordo, siglato lo scorso 8 marzo, il gruppo Miroglio si impegna a offrire un impiego non solo ai 91 lavoratori del ramo outlet che passeranno senza soluzione di continuità a fornire la loro prestazione lavorativa alla neo costituita Trussardi Milano srl, ma anche ai restanti un’offerta di lavoro ex novo direttamente fornita dal gruppo Miroglio Fashion, titolare di diversi brand e di circa 600 punti vendita sul solo territorio nazionale. Per questi ultimi saranno altresì garantite condizioni di miglior favore nel processo di nuova assunzione quali: il superamento del periodo di prova; la non applicazione del jobs act; il mantenimento dell'anzianità di servizio oltre che al retribuzione annua lorda riveniente dal vecchio rapporto di lavoro. Saranno inoltre garantiti incentivi fino un massimo di 15 mila euro verso quei lavoratori che volontariamente non intenderanno proseguire il rapporto con il gruppo Miroglio.
“In una fase così delicata per la TRS Evolution e più in generale per il gruppo Trussardi - ha spiegato Giordano Fumarola della Filctem Cgil nazionale - riteniamo soddisfacente la sottoscrizione di un accordo che ha trovato pieno consenso tra i lavoratori perché mette al sicuro tutti, soprattutto chi rischiava di rimanere escluso dal percorso di ricollocazione, con lo spettro degli ammortizzatori sociali e dei licenziamenti”. “La strada che ci ha portato all'accordo - ha concluso Fumarola - nasce da una consultazione tempestiva con tutte le lavoratrici ed i lavoratori che hanno condiviso con noi il percorso e che con noi hanno condiviso le preoccupazioni. Continueremo a stare al loro fianco ed a monitorare la piena applicazione dell'accordo”.