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È stato recuperato il corpo dell'ultimo lavoratore disperso nell'esplosione della centrale idroelettrica di Bargi al Lago di Suviana, in provincia di Bologna. Non è stato ancora ufficialmente identificato. Mancava all'appello il 68enne napoletano Vincenzo Garzillo. In pensione da circa un anno, era diventato consulente di una società di ingegneria, la Lab Engineering di Chieti con sede a Ortona, dopo aver lavorato come tecnico Enel dal 1978 al 2022. A Bargi era il supervisore per le operazioni di riattivazione dei macchinari.
I morti sono sette. Confermate le parole dei Vigili del Fuoco che avevano ormai perso le speranze, considerando lo scenario, di ritrovare qualcuno dei quattro
dispersi ancora in vita.
Ieri, 11 aprile, mentre le piazze di tutta Italia si riempivano di manifestanti che hanno risposto all’appello di Cgil e Uil e hanno scioperato contro la mancanza di sicurezza nei luoghi di lavoro, erano stati ritrovati gli altri tre corpi ancora mancanti.
Al momento della strage, martedì scorso, 9 aprile, i morti accertati erano stati 3.
L’elenco delle vittime
Gli altri sei lavoratori, due ritrovati ieri e gli altri tre il giorno dell'esplosione, martedi' scorso, sono: Vincenzo Franchina, 36 anni, di Sinagra (Messina), Pavel Petronel Tanase, nato in Romania, di Settimo Torinese (Torino), 45 anni, e Mario Pisani, nato a Taranto e residente a San Marzano di San Giuseppe (Taranto), di 73 anni. Ieri sono stati trovati anche i corpi di Adriano Scandellari, 57 anni, di Padova, Paolo Casiraghi, 59enne di Milano, e Alessandro D'Andrea, 37enne originario di Forcoli (Pisa)