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Tre date ravvicinate, tre appuntamenti decisivi per il futuro di Piaggio Aero: si parte oggi, 15 aprile, a Savona dove presso la sede di Unindustria si discuterà della cassa integrazione straordinaria che dovrebbe partire a maggio per 1.027 lavoratori (su 1.117 complessivi). Mercoledì 17 aprile il confronto si sposterà a Roma, dove presso il Mise è fissato un altro incontro tecnico. Ma è dall'appuntamento del 24 aprile, sempre al Mise, che i sindacati si aspettano le risposte che il governo non ha finora dato sul futuro di questa di questa azienda, il cui epilogo - come ha dichiarato nei giorni scorsi il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, rischia di essere "drammatico".
"L'indecisione del governo sul caso Piaggio sta provocando enormi danni ai dipendenti, al numeroso e qualificato indotto e al mercato velivolistico italiano - affermano Federico Vesigna, segretario generale Cgil Liguria, Igor Magni, segretario generale Cgil Genova, e Andrea Pasa, segretario generale Cgil Savona - La confusione che si è venuta a creare nell'esecutivo, sta mettendo in serio rischio la sopravvivenza della Piaggio Aero, che fra i siti di Genova e Villanova occupa più di mille lavoratori, escluse le aziende che vi gravitano attorno".
"L'incertezza sui velivoli militari, pur in presenza delle risorse necessarie alla produzione, produrrà in prima battuta la messa in cassa integrazione di gran parte del personale e, in seconda battuta, in assenza di commesse, l'incertezza più totale sul proseguimento delle attività. È necessario che le forze dell'esecutivo trovino una soluzione alla vicenda Piaggio, perché i lavoratori, sia quelli diretti che quelli indiretti, non possono più aspettare i tempi e i 'teatrini' della politica dei proclami", concludono i tre dirigenti sindacali.