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“Confermato venerdì 18 giugno lo sciopero generale di tutto il personale del trasporto aereo che per 4 ore si fermerà dalle 13 alle 17, con un presidio all’aeroporto di Fiumicino”. A proclamare la protesta unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo “a difesa dei lavoratori di Alitalia e Air Italy come di Blue Panorama e Air Dolomiti e Neos ma anche Norwegian e di Ernest in liquidazione e delle low cost EasyJet, Ryan Air/Malta Air, Wizz Air, Vueling e Volotea, di tutte le compagnie aeree straniere con base e addetti nel nostro paese, delle società di gestioni aeroportuali, di handling e catering e di tutti gli stagionali e precari del settore”.
“Su Alitalia inaccettabile - proseguono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo - il ritardo per l’avvio della newco Ita che deve partire al più presto, mantenendo gli attuali livelli occupazionali e non sono più tollerabili i ritardi nell’erogazione degli stipendi per tutti i dipendenti di Alitalia in amministrazione straordinaria che continuano a lavorare in maniera professionale. Per Air Italy va trovata una soluzione immediata per scongiurare i licenziamenti e va prorogata la cassa integrazione, lavorando poi ad una soluzione industriale. Da scongiurare anche i licenziamenti in Norwegian e Ernest, due compagnie in liquidazione dove i lavoratori sono senza stipendio e ancora senza cassa integrazione. Da monitorare le situazioni delicate delle altre compagnie del nostro paese come Blu Panorama, Air Dolomiti, i cui lavoratori sono sotto regime di ammortizzatori sociali. In cassa in deroga anche i lavoratori di EasyJet. Più complessa la situazione sindacale con le altre low cost, le cui attività sono in ripresa con la stagione estiva ma senza adottare relazioni sindacali costruttive. Per le compagnie aeree straniere emblematico il caso Emirates che da una parte ricorre agli ammortizzatori sociali ma dall’altra ci comunica le dismissioni delle attività cargo nel nostro paese. In grave crisi anche le società di gestioni aeroportuali, dei servizi handling aeroportuale e catering alle compagnie, a causa del calo delle attività per la crisi delle compagnie a partire da Alitalia. I lavoratori di queste attività in cassa integrazione ricevono pagamenti ridotti e in ritardo. A tutti questi lavoratori si aggiungono moltissimi stagionali e precari a cui non sono stati rinnovati i contratti”.
“Per il trasporto aereo che, insieme al turismo - sottolineano infine le organizzazioni sindacali - è uno dei settori più colpiti dalla pandemia serve con urgenza una sede di confronto interministeriale permanente e l’istituzione di una cabina di regia per garantire la tenuta sociale, assicurando gli ammortizzatori sociali e procedendo rapidamente alla riforma del settore per garantire il riordino del sistema aeroportuale, regole del lavoro che prevedano gli stessi trattamenti normativi e retributivi a parità di condizioni operative ed il rifinanziamento del Fondo straordinario del trasporto aereo”.