La Trasnova ha comunicato il licenziamento collettivo di 97 lavoratori impiegati negli stabilimenti Stellantis di Pomigliano d'Arco, Mirafiori, Piedimonte San Germano e Melfi. I dipendenti sono ritenuti “esuberi per le esigenze produttive dell'azienda” a causa della "volontà di Stellantis di cessare tutti i contratti in essere" dal 31 dicembre. La comunicazione è stata inviata ai sindacati di categoria.
Dei 97 esuberi, 54 sono impegnati nel solo stabilimento di Pomigliano d'Arco, dove da giorni i lavoratori Trasnova stanno bloccando gli ingressi merci della fabbrica, provocando, di fatto, il fermo delle produzioni. Stamattina davanti allo stabilimento si è presentata anche la segretaria del Pd Elly Schlein.
“A questo punto diventa fondamentale non solo la presenza di Stellantis al tavolo al Mimit previsto per il 10 dicembre prossimo, ma c’è bisogno di una concreta disponibilità a rivedere le scelte fatte e trovare soluzioni per dare continuità lavorativa al lavorativa di Trasnova – scrivono Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom Cgil e responsabile settore mobilità e Ciro D’Alessio, coordinatore nazionale automotive per la Fiom Cgil -. Quella di Trasnova è solo una delle tante aziende della filiera della componentistica che rischiano di chiudere se il Governo non interviene in maniera decisa e imponga a Stellantis di rivedere le proprie strategie per l’Italia”.
“Sono necessari investimenti in ricerca e sviluppo, nuovi modelli per rilanciare gli stabilimenti e occorre tutelare l’occupazione dei lavoratori diretti e della filiera e componentistica - concludono Lodi e D’Alessio -. È per questo che ribadiamo la richiesta alla Presidente del Consiglio a convocare a Palazzo Chigi il presidente di Stellantis”.
Cgil Napoli e Campania: “Situazione gravissima, ci aspettiamo risposte concrete dalla politica e dal Governo”
“Questa è la prima crisi vera da quando si è aperta la questione Stellantis sul nostro territorio. È arrivato il momento di porre con serietà la questione delle aziende dell’indotto anche a livello locale. Mercoledì prossimo incontreremo il presidente De Luca. Abbiamo bisogno che anche la Regione abbia un progetto e un'idea perché tra poco saremo travolti da uno tsunami che riguarda tutto l'indotto di Stellantis. La scelta di licenziare tutti i lavoratori è gravissima”. Cosi, in una nota la Cgil Napoli e Campania commenta l’invio delle lettere di licenziamento per i lavoratori di Trasnova a Pomigliano d'Arco.
“Martedì – si legge nella nota – saremo al Ministero e ci aspettiamo una risposta decisa da parte delle istituzioni che non può essere semplicemente quella di prendere tempo per vedere cosa fare, ma deve essere una risposta rispetto a una crisi che oramai sta travolgendo tutto il nostro territorio. L’aspetto grave è che non riguarda solamente i lavoratori diretti, ma anche i lavoratori somministrati che già vedranno il loro rapporto di lavoro rescisso e concluso a fine commessa. Dobbiamo dare una risposta a tutti, anche a questi lavoratori che non hanno un’altra copertura. La presenza di parlamentari che sono venuti in questi giorni qui e l’interesse dell’opposizione rispetto a questa vicenda va bene: è necessario – conclude la Cgil Napoli e Campania – che la solidarietà di tutta la politica sia concreta e palpabile non solo oggi, ma anche nelle sedi ministeriali e istituzionali”.