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“È una tragedia che si aggiunge a una interminabile lista di vittime e che ripropone per l’ennesima volta la necessità di un maggiore impegno di tutti, sui temi della sicurezza sul lavoro sia a livello preventivo che formativo”. E’ quanto affermano unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti sull’incidente mortale sul lavoro accaduto a lavoratore marittimo di nazionalità filippina, membro dell’equipaggio della nave Meligunis-M, durante le operazioni di disormeggio alla darsena petroli nel porto di Livorno.
Secondo le tre organizzazioni sindacali, “la prevenzione sui luoghi di lavoro è un fattore di assoluta deterrenza per questi tragici accadimenti e i controlli sulle procedure con le quali vengono svolte anche le attività a bordo alle navi devono essere più costanti ed incisivi. Le scelte economiche delle aziende e le mancate risposte sui temi della sicurezza complicano il quotidiano impegno del sindacato nella difesa della salute e della sicurezza nel mondo del lavoro”.
“È indispensabile e vitale - chiedono le tre sigle di categoria - investire nel lavoro sicuro, stabile e tutelato e dare immediato avvio ad un confronto permanente con tutte le controparti, Governo, aziende ed enti, per realizzare intese e azioni utili a garantire la migliore sicurezza possibile sul lavoro a partire da una campagna straordinaria di formazione, informazione e diffusione della cultura della sicurezza”.
“Esprimiamo profondo cordoglio e massima vicinanza alla famiglia del lavoratore deceduto possibile - affermano infine le organizzazioni sindacali - e sosteniamo lo sciopero di due ore proclamato dalle strutture territoriali di Livorno per la giornata di oggi che sarà accompagnate dal suono delle sirene programmato per le ore 12 per tutti i porti del Paese”.