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Un operaio di 42 anni ha perso la vita oggi (lunedì 21 gennaio), poco dopo le 8 del mattino nello stabilimento di Ansaldo Energia a Genova. L'uomo si chiamava Eros Cinti e lavorava per la ditta esterna Geko. Era vedovo e padre di due figli di 6 e 11 anni, risiedeva nel quartiere di Pontedecimo, nel ponente di Genova. L'operaio è stato colpito da un carico pesante caduto da una gru semovente, l'incidente è avvenuto in un piazzale all'interno dell'azienda. Sul posto sono subito accorsi i medici del 118, che però non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. L'area dell'incidente è stata posta sotto sequestro.
Appresa la notizia, la Fiom Cgil ha dichiarato otto ore di sciopero immediato dei lavoratori diretti e indiretti di tutti e tre i turni di lavoro. Allo stop hanno aderito anche la Filcams Cgil nazionale e territoriale e le maestranze addette al servizio mensa.
Filt Cgil Logistica e Fiom Cgil genovesi hanno dichiarato per martedì 22 gennaio un'ora di sciopero in tutte le fabbriche metalmeccaniche e della logistica di Genova e del comprensorio, da tenersi con modalità che saranno decise a livello aziendale.
"L'operaio si trovava vicino a una gru semovente che stava spostando un carico pesante che si è staccato e gli è caduto addosso, schiacciandolo e uccidendolo sul colpo. Adesso aspettiamo indagini di Asl e magistratura che dovranno stabilire cosa è successo". Così il segretario generale della Fiom Cgil di Genova, Bruno Manganaro: "Vogliamo dare un segnale, non si può uscire di casa per andare a lavorare e avere un futuro e non tornare più. Noi continueremo a gridare la necessità che ci sia più chiarezza, ma è un grido inutile se non è ascoltato da istituzioni e aziende". Secondo Manganaro, servono più investimenti sulla sicurezza sul lavoro: "E invece si riducono i premi assicurativi Inail, tante piccole cose che tolgono sicurezza, non ne danno in più". L'Ansaldo, aggiunge Manganaro, è la "più grande fabbrica di Genova, una fabbrica all'avanguardia. Però gli infortuni possono capitare anche nei luoghi in cui uno meno se lo aspetta". Di certo, conclude il sindacalista, resta l'amarezza di "una famiglia distrutta: l'operaio lascia due figli di 11 e 6 anni, già orfani della madre morta di tumore. Noi non possiamo fare altro che gridare il nostro dolore, siamo impotenti. Ma continueremo a gridare e a far sentire la nostra voce".
"Le maestranze e la direzione aziendale di Ansaldo Energia esprimono profondo cordoglio alla famiglia della vittima dell'incidente mortale accaduto questa mattina in area aziendale". A dirlo è Ansaldo Energia in una nota, aggiungendo che "l'azienda si adopererà in ogni modo per essere vicina ai familiari".