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A via Genova, a Torino una gru è precipitata al suolo. Tre operai sono morti. Altre tre persone sono rimaste coinvolte e sono state portate al pronto soccorso in codice rosso.
“Premesso che sarà la magistratura a ricostruire nel dettaglio ciò che è avvenuto questa mattina a Torino, dove una gru è caduta su un palazzo causando la morte di tre operai e il ferimento di alcuni passanti, non vorremmo ritrovarci ancora una volta di fronte all'ennesima strage nei cantieri legata a tempi e modalità di lavoro. Dove la fretta e la velocità eccessiva aumentano i rischi, dove la ripresa fa sempre più rima con incidenti e lavoro nero a fronte di una domanda di lavori superiore alla capacità delle stesse imprese”. È quanto affermano il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini e il segretario della Fillea Cgil, Alessandro Genovesi.
“La logica di fare sempre di più e più presto, con orari di lavoro massacranti e ricorso a squadre di cottimisti in sub appalto, che rischia di mettere la sicurezza di lavoratori dei cittadini in secondo piano, - aggiungono i due segretari - deve essere contrastata. I cantieri non possono diventare il far west”. "In questi mesi - ricordano Landini e Genovesi - abbiamo conquistato strumenti importanti per contrastare lo sfruttamento e le illegalità nei cantieri, dal Durc di Congruità alle nuove norme contenute nel decreto per la salute e sicurezza, inasprendo sanzioni e non solo, ma senza una azione straordinaria, senza una nuova cultura di impresa che metta la vita delle persone e la qualità del lavoro prima della bramosia dei profitti, rischiamo che ogni incentivo, ogni crescita del comparto, produca anche più infortuni e irregolarità".
“Oggi più che mai - proseguono i due segretari - serve introdurre la patente a punti e l'aggravante di infortunio mortale sul lavoro, serve rafforzare il presidio del territorio e una azione di controllo in particolare sul rispetto degli orari di lavoro e per contrastare il ritorno al cottimo, che sono spesso le varie cause degli infortuni in cantiere. Insomma continuiamo a sostenere che o la ripresa produce lavoro sicuro e di qualità o rischiamo che a pagare il conto siano i lavoratori e i cittadini".“Alle famiglie delle vittime - concludono Landini e Genovesi - va la nostra vicinanza e il nostro cordoglio”.
“Le cause dell’incidente ancora non si conoscono, dice Enrica Valfrè segretaria generale della Camera del Lavoro torinese, un’ipotesi è quella del sovraccarico del mezzo meccanico, che non ha retto il peso. In ogni caso sono davvero troppi gli incidenti nei cantieri edili: lì si cerca di portare a termine i lavori troppo rapidamente per utilizzare fino in fondo il 110%. Ma bonus e contributi non valgono la vita dei lavoratori”.
Davvero una strage continua ieri in 24 ore si sono contati cinque morti sul lavoro in Italia e questa mattina all’elenco si aggiungono i tre uomini del cantiere in cui opera la ditta Fiammengo. “L'incidente della gru di stamattina in Via Genova a Torino, fa salire a 40 i morti sul lavoro in Piemonte nel corso del 2021”, scrivono in una nota la Fillea e la Cgil di Torino. “Una strage infinita, di fronte alla quale - a parte il doveroso cordoglio verso le famiglie delle vittime - le parole ormai sembrano inadeguate”. Le organizzazioni sindacali affermano: “Occorrono fatti concreti a partire da più controlli e più formazione, soprattutto in edilizia, tanto più in questa fase di forte ripresa del lavoro, dove la fretta spesso prevale su tutto”.
“La sicurezza è un diritto e non un costo” conclude la nota: “Chiediamo a tutti di fare la propria parte, a partire da un rapido accertamento delle responsabilità di questa ennesima tragedia”.