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“E una scelta giusta e tempestiva, in quanto la stiamo chiedendo da aprile 2020, ma riteniamo però che escludere i rappresentanti dei lavoratori dal confronto sia un errore”. Lo dichiarano unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl Fna, in merito all'incontro del Governo con le Regioni, l'Anci e Upi sui trasporti in vista del rientro a settembre degli studenti per il nuovo anno scolastico, aggiungendo “questi enti devono sapere che, nonostante alle aziende siano arrivati i previsti contributi pubblici economici, gli autoferrotranvieri aspettano il rinnovo del contratto, scaduto il 31 dicembre 2017”.
Secondo le organizzazioni sindacali, “è una situazione è inaccettabile, oltre che ingiustificabile e il mancato rinnovo del contratto nazionale è la motivazione alla base dello sciopero nazionale di 24 ore del prossimo 1° giugno”.
"Autoferrotranvieri e internavigatori - sottolineano ancora i sindacati dei trasporti - rivendicano legittimamente il diritto al rinnovo del contratto nazionale, chiedendo di sanare criticità come quelle dei titoli abilitativi, del basso salario e della salute e sicurezza sul lavoro”.
“Questa situazione dimostra - concludono le sigle sindacali – che non è più rinviabile una riforma del settore, che favorisca le aggregazioni delle oltre 900 aziende esistenti per uno sviluppo del settore che elimini diseconomie, inefficienze, sprechi, oltre che una bassa qualità del servizio”.