“Non ci sono le condizioni minime per tornare domani al lavoro, fermata generale lunedì 23 e martedì 24 marzo in attesa di chiarezza sul Dcpm”. È quanto dichiarano Fim, Fiom e Uilm della Toscana, dopo le comunicazioni del presidente del consiglio Conte, in attesa, delle “necessarie precisazioni attuative dello stesso”. I sindacati ritengono che le aziende debbano “agire per mettere in sicurezza gli impianti e prepararsi per il fermo produttivo”.
In attesa dei necessari chiarimenti e di capire cosa dovrà essere fermato e cosa eventualmente dovrà proseguire nell'attività, i sindacati dei metalmeccanici ritengono che non ci siano “le condizioni minime tra i lavoratori di serenità e tranquillità tali per tornare domani al lavoro”. Per queste ragioni Fim, Fiom, Uilm della Toscana sollecitano tutte le imprese e le loro associazioni di rappresentanza a “optare per una fermata generale di lunedì 23 e martedì 24 marzo utilizzando la cigo Covid-19.