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"Quanto ancora si può tollerare la trattativa ‘privata’ tra i francesi di Vivendi e il Mef? Di che cosa stanno parlando? Forse degli esuberi che potrebbero crearsi nella società di Servizi?". Così Riccardo Saccone, segretario nazionale Slc Cgil, commentando l’offerta vincolante formalizzata a Tim dal Fondo Kkr per la NetCo.
Dato che le scelte in corso avranno contraccolpi occupazionali inevitabili, la sigla chiede con forza di essere coinvolta in questa delicatissima fase. "In caso contrario – preannuncia – valuteremo le necessarie iniziative da intraprendere con Fistel Cisl e Uilcom Uil".
Se accettata, l’offerta Kkr sancirebbe la separazione del gruppo in una società della rete e una società dei servizi. "Una gigantesca operazione finanziaria con scarsa, se non nulla, considerazione allo sviluppo", secondo Slc.
Alla netta contrarietà espressa subito dal sindacato si aggiunge oggi "l’indignazione per il modo così sfacciato" in cui si sta finalizzando lo spezzatino e per "il disprezzo del confronto con chi rappresenta le lavoratrici e i lavoratori Tim".