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“Esprimiamo soddisfazione per la convocazione del tavolo da parte di Telecom fissata per venerdì 8 gennaio, con l'obiettivo di affrontare i temi relativi ai bandi di gara e al mantenimento dei livelli occupazionali, considerate le forti ricadute che questi avrebbero sul settore dell'impiantistica e delle installazioni”. A dirlo sono i segretari nazionali di Fiom Cgil (Barbara Tibaldi), Fim Cisl (Valerio D'Alò) e Uilm Uil (Luca Colonna): “Occorre una tutela dei lavoratori degli appalti, messa in discussione negli ultimi vent'anni da una legislazione inadeguata, che ha accentuato le storture di norme che favoriscono frantumazione, precarizzazione e parcellizzazione del mercato del lavoro”.
Gli esponenti sindacali rilevano che “non si è mai intervenuti sul limite al massimo ribasso, che diventa tanto maggiore quanto più si va verso la logica del subappalto. Oggi gli appalti e i subappalti rappresentano l’espressione massima della frantumazione del mercato del lavoro”. Per Fiom, Fim e Uilm diventa “necessario vigilare affinché le stazioni appaltanti, nella predisposizione degli atti di gara per i lavori e al fine della valutazione dell’anomalia delle offerte, determinino il valore economico degli appalti, includendovi l’idonea stima di tutti i costi per la sicurezza con l’indicazione specifica di quelle da interferenza”. In conclusione, i sindacati chiedono “un intervento immediato anche da parte del governo, con la convocazione del tavolo di settore che abbiamo più volte sollecitato”.