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“Si è finalmente insediato oggi in Regione Campania, su nostra richiesta, il tavolo di crisi permanente sull'industria a Caserta alla presenza dell'Assessore alle attività produttive e al lavoro Antonio Marchiello. L'insediamento del tavolo è per noi un elemento fondamentale per dotarci degli strumenti necessari ad affrontare la crisi sistemica che ormai coinvolge la provincia casertana, uno dei principali insediamenti produttivi del nostro territorio”.
È quanto si legge in una nota diffusa da Raffaele Paudice, segretario Cgil Napoli e Campania, Sonia Oliviero, segretaria generale Cgil Caserta, Francesco Percuoco, segretario generale Fiom Caserta e Lella Messina, segretaria generale Filctem Campania e Filctem Caserta. “È evidente – prosegue la nota – come ormai non sia più sufficiente dare risposte alle singole crisi aziendali in ordine sparso, trovando di volta in volta soluzioni temporanee per garantire il solo reddito dei lavoratori, ma come sia ormai necessario provare a costruire una prospettiva, anche di nuovi insediamenti industriali che si affianchino a quelli esistenti e che guardino alle nuove produzioni e alla transizione digitale ed ambientale. Dobbiamo anzitutto costruire una risposta congiunta di tutti i soggetti coinvolti alle drammatiche crisi che stiamo affrontando in questi mesi a partire da SoftLab e Jabil, trovando una soluzione adeguata anche a alla crisi di Nuroll, ma guardando anche alle altre produzioni sul territorio, compreso l'indotto delle grandi aziende”.
"Per questo – spiegano Cgil, Fiom e Filctem – abbiamo chiesto che la Regione si adoperi immediatamente per avviare il percorso di riperimetrazione della Area Complessa di Crisi Industriale ricomprendendo anche il territorio di Maddaloni. Abbiamo chiesto inoltre che il tavolo venga prontamente riconvocato nell'imminenza del prossimo incontro Jabil previsto presso il Ministero delle Imprese il prossimo 30 aprile per elaborare una linea comune, ma al tempo stesso per dare risposte immediate ai lavoratori di SoftLab e Nuroll in merito ai loro percorsi di ammortizzatori sociali”.
“Siamo convinti – conclude la nota – che attraverso una condivisione con gli attori istituzionali si possa riaffermare la vocazione manifatturiera e industriale del nostro territorio e che attraverso la regia pubblica si debbano guidare i processi di trasformazione digitale e ambientale in chiave di sostenibilità sociale, affinché essi possano essere una opportunità per lo sviluppo della nostra regione e non solo dell'area casertana”.