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“Usciamo da questo Tavolo soltanto con la promessa di un percorso che dovrebbe culminare con un piano industriale complessivo nel 2030”. A dirlo è Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom Cgil, commentando il Tavolo sull’elettrodomestico che si è tenuto oggi (giovedì 22 febbraio) al ministero delle Imprese, alla presenza del ministro Adolfo Urso, del ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani e delle organizzazioni sindacali di categoria.
“Abbiamo fatto notare – spiega Tibaldi – che se aspettiamo il 2030 per mettere in campo un’azione concreta, corriamo il rischio di ritrovarci con il settore dell’elettrodomestico italiano in una condizione di malattia terminale non più curabile. Per salvare il settore non servono provvedimenti spot, ma serve subito una seria politica industriale che garantisca e tuteli stabilimenti e occupazione”.
La dirigente sindacale rileva che “sul versante delle crisi industriali abbiamo avuto notizia che il 12 marzo prossimo verrà convocato il tavolo Electrolux, per risolvere la questione dei 370 esuberi dichiarati e per avere conferma degli investimenti e della futura presenza di Electrolux nel nostro Paese”.
La segretaria nazionale Fiom così conclude: “Ancora una volta abbiamo chiesto delucidazioni al ministro su cosa intende dire quando dichiara di aver agito la golden power sulla Whirlpool, visto che a oggi sappiamo soltanto che arriveranno i turchi in Whirlpool ma non in presenza di un accordo che preveda la tutela di stabilimenti e occupazione”.