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I nomi sono noti in tutto il mondo: Uffizi, Palazzo Pitti, Accademia e Museo di San Marco. Qui i turisti non mancano di certo, eppure c’è il rischio di perdere posti di lavoro e salario per i lavoratori di Opera, che gestisce in appalto i servizi biglietteria, accoglienza e bookshop. Queste le ragioni alla base del presidio che si è svolto stamani (8 febbraio) a Firenze organizzato da Filcams Cgil e Uiltucs davanti agli Uffizi e all'Accademia.
Le gare d’appalto già bandite da Consip – per conto del Mibact – o in via di definizione, secondo Filcams Cgil e Uiltucs, peggiorano le condizioni dei circa 300 lavoratori di Opera attualmente impiegati e così sono a rischio il 30 per cento dei posti e il 30 per cento delle retribuzioni. “I direttori Hollberg e Schmidt (Accademia e Uffizi) non sfuggano alle loro responsabilità, non siamo disposti ad accettare compromessi al ribasso sulla pelle dei lavoratori”, hanno spiegato in piazza i due sindacati che fanno appello alle istituzioni locali e anche al ministro Bonisoli “per impedire questo inaccettabile arretramento dei diritti dei lavoratori e quindi della qualità del servizio offerto, in una città che sul turismo fattura milioni e milioni di euro”.