“Una grande mobilitazione regionale unitaria, che parta dalla Basilicata per rimettere il Mezzogiorno al centro delle politiche nazionali, del tutto assenti nella manovra economico finanziaria e che riguardi il diritto alla salute, l’istruzione, il riequilibrio dei servizi, l’occupazione. Una mobilitazione che parli ai bisogni delle persone, rispondendo ai disagi della Basilicata e del Mezzogiorno e offra alle forze che si candideranno alle prossime elezioni una nostra proposta di futuro e di sviluppo”. È la proposta avanzata dal segretario generale Cgil Basilicata, Angelo Summa, al primo direttivo regionale che si è svolto a Potenza nella sede della Cgil, in via del Gallitello, dopo il congresso del novembre scorso.
“Anche il sindacato – continua Summa – è chiamato a gestire con responsabilità questa complicata fase regionale, affinché la nostra regione non svolti verso un governo delle destre. Perché questo non avvenga, bisogna aprire un confronto sulle priorità e sui punti programmatici con cui costruire il futuro della nostra regione. La Basilicata ha molte criticità, prima fra tutte, lo spopolamento. Al netto di questo, ha grandi potenzialità che non riguardano solo 'Matera 2019', che deve diventare punto di eccellenza e riscatto per il Mezzogiorno, ma anche l’Fca, che s'immette nella traiettoria dell’innovazione dell’automotive con un piano da 5 miliardi su Melfi, che a una prima lettura sembra avere aspetti positivi per il futuro dello stabilimento. Sta alla Basilicata capire come contribuire con le proprie risorse economiche, affinché Melfi sia punto di riferimento e propulsore della mobilità a basso impatto ambientale, in concomitanza con l’uscita della Regione dal fossile".
"Per quanto riguarda il petrolio – conclude Summa –, bisogna capire fino a quando la Basilicata potrà continuare a usare tale risorsa e come programmare e progettare la transizione energetica, mantenendo nei territori delle estrazioni un presidio occupazionale che punti sulle energie alternative. Questo è il confronto che bisogna avere con Enel e Total. Infine, la meritocrazia e i concorsi pubblici, gli unici elementi in grado di trattenere i nostri giovani in Basilicata”.
Inoltre, il direttivo regionale Cgil Basilicata ha espresso la propria solidarietà a lavoratrici e lavoratori della 'Gazzetta del Mezzogiorno' delle sedi lucane, che vivono un momento di grave disagio, dovuto alla situazione di commissariamento giudiziario del gruppo. Dal 24 settembre, il giornale è in amministrazione giudiziaria per il sequestro del patrimonio della famiglia Ciancio, che ne detiene la proprietà. Ciò determinerà, tra l’altro, la non corresponsione dello stipendio e della tredicesima mensilità. “Non è eccessivo affermare che La Gazzetta rappresenti un testimone di storia e memoria per il Sud, un pezzo del patrimonio democratico del Mezzogiorno. Le vicende giudiziarie dell’editore non possono e non devono ricadere sulle spalle dei lavoratori – ha dichiarato il direttivo –. Auspichiamo che nel prossimo programmato incontro del 28 dicembre a Bari, cui parteciperà anche la Regione Basilicata, si raggiunga un’intesa per assicurare la corresponsione del salario e garantire così un Natale sereno alle lavoratrici e ai lavoratori”.