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È partita in questi giorni la campagna delle Brigate del lavoro della Flai Cgil di Modena che vede sindacalisti, delegati e delegate, girare per le campagne della provincia per incontrare lavoratori e lavoratrici del settore agricolo e informarli sui propri diritti e doveri per non cadere nelle piaghe del caporalato e del lavoro nero. Tra le attività del furgone dei diritti, c’è anche la distribuzione di acqua fresca e di volantini su come proteggersi e tutelarsi dal caldo e dal colpo di calore.
“Sono oltre 10mila – si legge nella nota della Flai Cgil modenese – i lavoratori agricoli della provincia che con il loro lavoro ci permettono di mangiare cose buone tutti i giorni, ma sempre più spesso sono in discussione le condizioni di lavoro sempre più vicine allo sfruttamento, con paghe non coerenti con quelle previste dai contratti nazionali e provinciali”.
“Il settore si basa prevalentemente su lavoratori e lavoratrici stranieri, uno dei motivi per la quale la Flai Cgil chiede da sempre l’abolizione della legge Bossi-Fini che tiene incastrati in un meccanismo assurdo questi lavoratori che non vedono altra via di uscita che accettare qualsiasi condizione di lavoro pur di avere un reddito che gli permetta di rimanere sul territorio italiano”.
La non conoscenza della lingua italiana
“Altro grosso problema – denuncia la Flai modenese – è rappresentato dalla non conoscenza della lingua italiana, soprattutto ai fini della sicurezza per la gravissima mancanza di formazione e informazione che molti datori di lavoro sulla carta assolvono come previsto dal Decreto legislativo 81, ma che nei fatti intervistando i lavoratori diventa evidente non esserci stata. I fatti di Latina delle scorse settimane hanno ancora una volta evidenziato come sulla sicurezza non ci sia solo una mancanza di formazione ai lavoratori, ma quanto anche i datori di lavoro non ne siano a conoscenza”.
L’attività che la Flai Cgil sta portando avanti con il furgone dei diritti, permette ogni anno di parlare con tantissimi lavoratori del settore e di recuperare dati e informazioni utili a mappare il settore e il territorio per meglio concentrare l’azione a contrasto di aziende poco serie che inquinano il settore e garantire il più possibile un lavoro dignitoso, tutelato e sano.
La Flai Cgil crede fermamente che “l’unica strada percorribile sia quella dell’informazione, affinché lavoratori e lavoratrici possano conoscere i propri diritti per poter gestire e contrattare le proprie condizioni di lavoro senza dover cedere a ricatti e sfruttamento”.
Tra le priorità l’emergenza caldo
Tra le priorità del sindacato di strada e dell’azione delle Brigate del lavoro nei campi c’è quella del clima bollente in estate, in particolar modo nelle campagne, dove le temperature, proprio in questi giorni, superano abbondantemente i 30 gradi, mettendo a forte rischio la salute dei lavoratori nel caso in cui non si rispettino le norme sulla sicurezza.
Il 19 luglio scorso si è riunito presso la sede della provincia di Modena il Tavolo territoriale per la salute, la sicurezza e la legalità nei luoghi di lavoro, per presentare un “Protocollo d’intesa per la sensibilizzazione all’adozione di misure di prevenzione e tutela delle attività lavorative nel settore agricolo e florovivaistico, nonché nei cantieri edili e affini all’aperto in condizioni di esposizione prolungata alle ondate di calore”.