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“Apprendiamo dagli organi di stampa gravissime notizie che, qualora confermate, metterebbero in discussione l’affidabilità dei massimi vertici di STMicroelectronics e, soprattutto, determinerebbero pesanti incertezze sul futuro dell’azienda”. A dirlo Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom Cgil.
“Tutto questo, mentre in sede di informativa presso il Comitato aziendale europeo (Cae), l’azienda annuncia l’intenzione di presentare alle organizzazioni sindacali un piano di riorganizzazione con pesanti tagli”, prosegue l’esponente sindacale: “Per quanto ci riguarda non ci sono le condizioni per discutere tale piano e forse neanche per presentarlo”.
Tibaldi rileva che “il governo, che è parte della proprietà per il 13 per cento, a fronte di diversi solleciti da parte nostra, ancora non convoca il tavolo richiesto sulle prospettive della più grande azienda di microelettronica presente nel nostro Paese con oltre 13 mila lavoratrici e lavoratori”.
La segretaria nazionale Fiom Cgil così conclude: “In assenza della convocazione urgente da parte del governo e della chiarezza necessaria da parte dell’azienda è stato proclamato lo stato di agitazione in tutti gli stabilimenti”.