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“In questi giorni, e oggi (venerdì 18 aprile) in particolare, in Stellantis negli stabilimenti di Mirafiori, Verrone, Pratola Serra, Termoli, Atessa, Cassino; in Iveco negli stabilimenti di Piacenza, Foggia, Torino, Brescia, Suzzara; in Cnh Industrial a Torino, le lavoratrici e i lavoratori stanno scioperando per chiedere un giusto salario”. A dirlo sono Samuele Lodi (segretario nazionale Fiom Cgil) e Maurizio Oreggia (coordinatore nazionale automotive Fiom Cgil).
“La trattativa per il rinnovo del biennio economico del Ccsl – spiegano i due dirigenti sindacali – non sta proseguendo e sta determinando una vera e propria emergenza salariale, a causa del carico degli ammortizzatori sociali che, soprattutto in Stellantis, stanno pesando strutturalmente ormai da anni”.
La Fiom-Cgil, insieme con le lavoratrici e i lavoratori, chiede “aumenti salariali che difendano il potere d’acquisto e anche un’integrazione al reddito quando le aziende utilizzano gli ammortizzatori sociali. Non è accettabile una condizione sostanzialmente permanente di ammortizzatori sociali. Inoltre, servono investimenti e prospettive produttive certe per gli stabilimenti di Stellantis, Iveco e Cnh Industrial”.
Lodi e Oreggia rimarcano che “tutti e tre i gruppi, anche nel 2024, hanno registrato grandi utili e hanno raggiunto dividendi miliardari, mentre le lavoratrici e i lavoratori soffrono una riduzione sempre più preoccupante delle giornate di lavoro e quindi dei propri salari”.
I dirigenti Fiom così concludono: “Nei prossimi giorni in tutti gli altri stabilimenti di Stellantis, Iveco, Cnh Industrial e anche in Ferrari proseguiranno le iniziative di sciopero, nonché la campagna di assemblee nei luoghi di lavoro, dove, in stretto rapporto con i lavoratori, si valuterà, in assenza di risposte e della ripresa di un tavolo di trattativa, come proseguire in questa delicata vertenza”.