La Fiom-Cgil nazionale lancia una campagna di raccolta firme per l’integrazione salariale del reddito delle lavoratrici e dei lavoratori di Stellantis.

“La crisi del settore automotive – spiega Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile settore mobilità – la stanno continuando a pagare le lavoratrici e i lavoratori con il continuo ricorso alla cassa integrazione in tutti gli stabilimenti di Stellantis a causa della mancanza di un piano industriale e di nuovi modelli produttivi”.

È per questo, continua Lodi, che raccogliamo “le firme tra le lavoratrici e i lavoratori per rivendicare l’integrazione salariale e la riduzione dell’orario di lavoro anche attraverso la formazione. La richiesta è rivolta chiaramente a Stellantis, ma anche al governo e alle Regioni che possono intervenire sul versante del sostegno al reddito attraverso risorse sulla formazione come sta avvenendo in Piemonte. Tra l’altro, su questo tema, presenteremo una posizione unitaria al tavolo automotive presso il Mimit di venerdì 14 marzo”.

Il dirigente sindacale così conclude: “È ora che insieme alla mobilitazione per un piano di investimenti su progettazione, ricerca, sviluppo e produzione, si avvii una battaglia per garantire alle lavoratrici e ai lavoratori, di Stellantis e dell’automotive, un salario dignitoso”.