“Nell'incontro di giovedì 13 giugno tenutosi al Mimit con la partecipazione del ministro Urso, purtroppo si confermano tutte le preoccupazioni che continuiamo a denunciare sulla situazione degli stabilimenti Stellantis in Italia”. A dirlo è Maurizio Oreggia, coordinatore automotive Fiom Cgil nazionale.

“Non sono emersi – prosegue – elementi di garanzia sul futuro dello storico sito produttivo di via Ciro Menotti di Modena, dove fino a pochi mesi fa venivano prodotti i modelli Maserati. Altresì riteniamo grave quanto sta accadendo presso l'Innovation Lab Maserati di Modena, dove con la motivazione di una razionalizzazione degli spazi, di fatto, si ridimensiona sia in termini di organico sia di strutture un importante sito di ricerca e sviluppo, fondamentale per il rilancio di un prestigioso marchio italiano che già vive una pesantissima crisi che per i lavoratori si traduce in un massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali”.

Riguardo quest’ultimi, Oreggia evidenzia che “non risparmiano nemmeno i lavoratori della VM di Cento, stante un piano quinquennale che non conosciamo e di cui apprendiamo l’esistenza soltanto ora. Ancora non è chiaro il futuro dello stabilimento di Cento, anche se Stellantis ha riconfermato la volontà di valutare eventuali interessamenti o partnership che a oggi però non si stanno realizzando”.

Il coordinatore Fiom sottolinea che “la mancanza di un piano industriale di ampio respiro, dei necessari investimenti, unitamente a un’ormai chiara strategia aziendale di Stellantis volta al massimo profitto, stanno sempre più portando allo smantellamento di un intero settore strategico per il nostro Paese. Anche per queste ragioni rinnoviamo la richiesta alla presidente del Consiglio di convocare l'ad Carlos Tavares per avere risposte certe su produzione, ricerca e sviluppo e occupazione”.