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Appuntamento lunedì 31 maggio, alle 15, nella piazza del Comune di Agrate Brianza “a sostegno dei lavoratori licenziati pretestuosamente” e per informare la cittadinanza in merito a una fabbrica “che doveva portare nuova occupazione” e, invece, “sta andando in tutt’altra direzione“. A organizzare il presidio è la Flai Cgil Monza e Brianza dopo l’ennesimo licenziamento alla Star di un lavoratore considerato scomodo.
Pochi giorni fa, infatti, l’azienda con sede in Agrate ha licenziato nuovamente con il pretesto della mascherina abbassata. I lavoratori si sono subito mobilitati partecipando numerosi allo sciopero unitario indetto dalla rappresentanza sindacale unitaria lo scorso 11 maggio. "Uno sciopero contro i licenziamenti strumentali utilizzati per allontanare i lavoratori che non hanno paura di dire come la pensano nel luogo di lavoro“, ha spiegato Federica Cattaneo, segretaria generale della Flai Cgil di Monza e Brianza.
Era già capitato all’inizio di quest’anno con Fabrizio Ferrari, 51 anni e dipendente da 25 anni nello stabilimento brianzolo. Ferrari era da molti anni impegnato nell’attività sindacale della Flai brianzola e aveva subito il licenziamento con lo stesso pretesto.
“Proprio lunedì 31 maggio ci sarà la prima udienza per il licenziamento effettuato dalla Star del nostro militante Fabrizio Ferrari – spiega Cattaneo –. Licenziato per l’impegno e il lavoro sindacale che esercitava all’interno del sito produttivo. La vertenza legale seguirà il suo corso e confidiamo in un esito positivo. Questi licenziamenti sono però solo la punta dell’iceberg di una situazione nella quale è peggiorato il clima aziendale – aggiunge la segretaria della Flai in Brianza –, sono aumentati i carichi di lavoro, peggiorata l’organizzazione del lavoro con una sostanziale riduzione occupazionale“.