Cambio della guardia alla Camera del Lavoro di Milano. Il 16 giugno scorso Luca Stanzione è stato eletto segretario generale della Cgil della città metropolitana. Succede a Massimo Bonini. 36 anni, milanese, ha iniziato il suo percorso sindacale nella Filt, la categoria dei trasporti. "Ci si stupisce della mia età - ci ha detto quando lo abbiamo raggiunto al telefono per dare notizia della sua elezione -. In altri tempi, in realtà, già Lucio De Carlini diventò segretario generale a 33 anni. Credo che quella dei pochi giovani in ruoli apicali sia stata più un’anomalia degli ultimi decenni. Al di là della mia età, sento il senso di responsabilità che deriva dal guidare una Camera del Lavoro così grande, importante e insediata nel territorio, cosi grande, centrale nel rapporto con la città e con il Paese".

Le priorità

"Il primo problema da affrontare - ci ha detto il neo eletto segretario generale - è un'inflazione che supera persino quella di molti altri territori. Tra il 2016 e il 2019 abbiamo avuto un'inflazione oltre il 21 per cento e nel post Covid abbiamo cercato subito di attivarci per dare una risposta a questo punto critico, attraverso la crescita dei salari e la contrattazione di secondo livello. Non basta, una parte importante di lavoratrici e lavoratori non hanno la contrattazione di secondo livello e quindi è necessario che le parti coinvolte e le controparti affrontino la situazione assumendosi le proprie responsabilità, partendo dal dato che il lavoratore milanese produce più Pil dei suoi colleghi nel resto del Paese. Abbiamo il dovere di dare risposta".

L'obiettivo

"Io sono fortunato perché vengo dopo Massimo Bonini la cui azione si è contraddistinta per l'attenzione alle nuove generazioni. Lavorerò in continuità con questa impostazione - ci ha detto Luca Stanzione -. Sul piano dell'azione concreta, credo che dobbiamo mappare i nuovi bisogni della città, bisogni che cambiano velocemente e riguardano in molta parte le nuove generazioni: ci sono grandi disuguaglianze tra le varie fasce della popolazione. Aumenta la povertà, la fame persino. C'è il problema della casa che va affrontato efficacemente, non soltanto chiedendo un intervento del governo, perché riguarda le principali metropoli europee e colpisce i giovani e la loro autonomia. Dobbiamo costruire un percorso lavorativo che gli permetta di pagare l'affitto, i salari sono troppo bassi. Allo stesso tempo vogliamo rivolgere un'attenzione particolare agli anziani che rischiano di restare sempre più soli, come ci dimostra il terribile rogo che ha distrutto parte di una Rsa pochi giorni fa proprio in città".