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“Il lavoro nero è molto diffuso tra i lavoratori delle spettacolo dal vivo”. Questa, la denuncia di Emanuela Bizi, segretaria nazionale Slc Cgil, con delega alla produzione culturale, intervenuta oggi durante i lavori della VII commissione Senato, relativi all’indagine sul Fus (Fondo unico per lo spettacolo).
“Sono quasi il 40% – continua la sindacalista – i lavoratori che, partecipando all’indagine 'Vita da Artisti' (realizzata da Slc e Fondazione Di Vittorio) hanno affermato di lavorare molto spesso in nero. E il contratto collettivo nazionale, inoltre, è troppo spesso disatteso. Questo testimonia la ricattabilità dei singoli lavoratori che subiscono, pur di avere un’opportunità, qualsiasi condizione imposta dai committenti”.
La dirigente sindacale ha avanzato alla VII commissione Senato, accanto alla necessità di implementare il Fus, soprattutto la richiesta che, laddove si ricevano soldi pubblici, ci sia l’obbligo di rispettare pienamente i diritti dei lavoratori.
Importante, infine, la rivendicazione per il settore delle Fondazioni liriche sinfoniche: “È assolutamente indispensabile stanziare risorse destinate alla stabilizzazione dei lavoratori precari, completando finalmente le piante organiche", conclude l'esponente Slc.