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“Nell’incontro che si tenuto ieri, 14 marzo, presso il ministero delle Imprese e del made in Italy, in modalità mista, l’azienda ci ha presentato delle slide su un ipotetico andamento previsionale dei prossimi mesi e anni, con l’annuncio dell’azzeramento della Cigs entro fine anno, senza però programmi certi né numeri concreti. Riteniamo il comportamento dell’azienda poco serio, visto che è ormai da diversi incontri che attendiamo un vero piano per il rilancio industriale e ci ritroviamo ancora una volta davanti a qualche numero senza basi solide, che ci racconta di soluzioni tampone, con prospettive di marginalità limitate e variabili e che lascia quindi lavoratrici e lavoratori in una situazione d'incertezza per il futuro". Così Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil in un comunicato unitario.
"Non sappiamo ancora su quali basi l’azienda riuscirà a rimettersi in sesto, dopo aver attraversato una pesante situazione debitoria, dovendo comunque restituire il finanziamento di 12 milioni del Fondo Gid, elargito dal ministero, pagare le spettanze indirette precedenti alla data di copertura del finanziamento e dovendo affrontare anche l’emorragia di professionalità che questa crisi ha prodotto negli ultimi mesi. Unico elemento positivo l’ha fornito il Mimit, impegnandosi a chiedere un incontro riservato con l’azienda per valutare proposte riguardo all’ingresso nel capitale di altri soggetti interessati e provare a dare una svolta al futuro industriale dell’azienda, a partire da un possibile nuovo assetto della governance. Attendiamo ora una nuova convocazione con il coinvolgimento del governo, in grado di fornire prospettive solide per tutti i dipendenti del gruppo", concludono le tre sigle di categoria.