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"Sembra un perfido gioco al rilancio. Dopo l’annuncio del taglio del personale di Twitter da parte del nuovo padrone Elon Musk, è ora Mark Zuckerberg, fondatore di Meta (Facebook, Instagram, Whatsapp), a comunicare una riduzione del 13% dei dipendenti su scala globale. Tra questi, anche 22 dei 130 lavoratori e lavoratrici della sede di Milano, a cui esprimiamo tutta la nostra solidarietà". Così in un la Slc Cgil.
Come Slc Cgil "affrontiamo l’impatto di digitalizzazione, algoritmi e piattaforme in tutti e quattro i settori di cui ci occupiamo: servizi postali, mondo dello spettacolo, telecomunicazioni ed emittenza, filiera dell’editoria. Per quanto riguarda quest’ultima, in particolare, sentiamo già da tempo l’esigenza di fornire uno strumento contrattuale a tutte le nuove figure del digital publishing, tra cui sono da annoverare diverse professionalità impiegate nei social media".
Ecco perché “ci uniamo a quanto dichiarato oggi dalla Cgil: non si possono scaricare i rischi del modello di sviluppo delle piattaforme digitali su lavoratrici e lavoratori", commenta Giulia Guida, segretaria nazionale Slc Cgil.
“Nel nostro specifico ambito di competenza – continua Guida – intendiamo inserire le nuove figure dell’editoria digitale nel Ccnl dei Grafici editoriali, la cui trattativa di rinnovo si aprirà a gennaio 2023. Per quanto concerne le altre professioni, faremo di tutto per promuovere e sostenere lo sforzo della nostra Confederazione nell’implementazione di diritti e tutele per tutti".