Si sono interrotte le relazioni sindacali da parte di Sirti. Lo comunicano Fiom, Fim e Uil, prendendo atto della scelta dell’azienda, che ha deciso di non anticipare il trattamento di cig per i lavoratori collocati in cassa a causa dell’emergenza Covid-1.
La Sirti, lamentano i sindacati, si è anche rifiutata di “confrontarsi con le Rsu territoriali per valutare di settimana in settimana la corretta rotazione dei lavoratori, laddove si è in presenza di mansioni fungibili, il recepimento del protocollo del14 marzo scorso”.
I sindacati ricordano che si tratta di punti, ai quali l’azienda aveva dato la sua disponibilità verbalmente, ma che poi non ha voluto recepire per iscritto nel verbale dell’esame congiunto così come previsto dal decreto della presidenza del consiglio del 17 marzo.
Per tutte queste ragioni, Fiom, Fim e Uilm auspicano “la riapertura del confronto da parte di Sirti ed un cambio di rotta in tale direzione, indispensabile nella gestione di una fase così delicata”. “Facciamo presente – scrivono i sindacati - che riconoscersi come leader nel settore in Italia, vuole dire anche assumersi la responsabilità sociale prevista dalla Costituzione”.
“Siamo di fronte a un momento storico-sociale complicato – concludono - e dare certezza di reddito alle lavoratrici ed ai lavoratori è la nostra priorità”.