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“La statistica ufficiale nel tempo dell’Intelligenza Artificiale”. Questo il titolo della 15ª Conferenza di statistica organizzata dall’Istat. Dura la presa di posizione di Flc Cgil, Uil Scuola Rua, Fgu Ricerca, Snals-Confasl, Clasp e Fisi dell’Istat (nonché della Rappresentanza sindacale unitaria dell’Istat di Roma”) che ricordano come, “Al di là della retorica sulle metodologie e le tecniche che possono aiutare il lavoro degli statistici i dati di qualità
elevata si ottengono con le interviste dirette da parte di intervistatori motivati ed esperti”.
Ebbene, si legge nella nota, “proprio in questi giorni il passaggio di 400 lavoratori (che da oltre 20 anni conducono le indagini sul campo sulle forze lavoro e sui consumi) dall’Ipsos a un raggruppamento di società (Rti) guidato da Csa s.r.l. a seguito di una gara Consip aggiudicata con il criterio del massimo ribasso, oltre a mettere in pericolo questi posti di lavoro rischia di compromettere il rispetto degli standard qualitativi imposti dai regolamenti comunitari in materia di dati statistici oltre che le tempistiche previste”.
Per le sigle “i contratti che la nuova ditta ha imposto ai lavoratori, senza accordo con le organizzazioni sindacali sono infatti fortemente al ribasso: comportano decurtazioni del compenso fino al 30%, una possibile forte riduzione dei carichi di lavoro (e quindi delle retribuzioni), una durata minima (4 mesi!)”.
“Il sistema delle gare d’appalto al ribasso, peraltro non gestite direttamente dall’Istat ma da Consip”, aggiungono i sindacati, “sta conducendo ad un rischio altissimo di perdita della qualità nella fase della raccolta dei dati, fondamentali per il Paese e le politiche, e a possibili inedite interruzioni di indagini continue storiche”
L’Istat, concludono le organizzazioni dei lavoratori, “deve cominciare oggi a invertire la rotta e a trovare le soluzioni per riprendere in mano la gestione delle rilevazioni sul campo” “interrompendo il declino della propria autorevolezza, inevitabile se si prosegue con la strategia delle gare al ribasso”.