“Solo qualche mese fa, la Lega prometteva un contratto da almeno 200 euro al mese e un contro-riordino, mentre i Cinque Stelle promettevano il sindacato. Abbiamo atteso che il nuovo governo si assestasse e predisponesse la Legge di bilancio 2019, il Def 2020 e che la maggioranza presentasse un testo base di legge sul sindacato dei militari, perché non siamo abituati a prendere posizioni preconcette o strumentali”. A dirlo è Francesco Zavattolo, segretario generale del Silf (Sindacato italiano lavoratori finanzieri): “Abbiamo atteso e ci ritroviamo con la sola indennità di vacanza contrattuale (5 euro al mese, altro che 200), una prospettiva di rinnovo contrattuale non prima del 2021, un correttivo finanziato con poco più di 100 milioni di euro l’anno. Se pensiamo che il riordino impegna un miliardo di euro l’anno, altro che contro-riordino”.
Zavattolo evidenzia che i finanzieri si ritrovano “un testo base di legge sul sindacato dei militari imbarazzante, addirittura peggiorativo rispetto all’attuale sistema della rappresentanza militare. Un cambiamento (alias giravolta) clamoroso rispetto alle promesse ribadite ancora solo qualche giorno fa dalla maggioranza”. E così conclude: “C’è ancora tempo per recuperare, auspichiamo vivamente che governo e maggioranza si ricordino delle promesse e non tradiscano i finanzieri”.