“Il tema della sicurezza sul lavoro emerge con drammatica urgenza alla luce del tragico incidente avvenuto il 23 luglio scorso a Gaiano, nei pressi di Collecchio, dove un giovane di soli 19 anni, Roberto Chelariu, ha perso la vita folgorato. Nel tentativo di salvarlo, un suo collega è rimasto ferito. Questo incidente, di cui le dinamiche sono ancora sotto indagine, riporta alla ribalta l'insostenibile questione delle morti sul lavoro, una realtà che si ripete con frequenza inaccettabile”. La denuncia arriva dalla Fiom Cgil Parma, che proprio in seguito al decesso del giovane lavoratore ha proclamato due ore di sciopero per lunedì 29 luglio, nelle ultime due ore del turno di lavoro.

Leggi anche

Le parole del sindacato dei metalmeccanici ripartono dall'infortunio mortale che si è verificato presso un'abitazione dove i lavoratori della Green Energy stavano operando. “È importante sottolineare che l'azienda in questione non era sindacalizzata. La sindacalizzazione fornisce un canale attraverso il quale i lavoratori possono esprimere preoccupazioni riguardo alla sicurezza sul luogo di lavoro e negoziare condizioni migliori ma soprattutto adeguate. In molte aziende, infatti, i sindacati giocano un ruolo cruciale nel monitorare l'applicazione delle norme di sicurezza e nel promuovere un ambiente di lavoro più sicuro per tutti”.

Ogni morte sul lavoro non è solo una tragedia individuale, ma un colpo alla collettività, che perde una vita umana e affronta il dolore di famiglie devastate. La sicurezza sul lavoro non può essere un tema secondario o accessorio: è un diritto fondamentale di ogni lavoratore. Garantire un ambiente sicuro significa rispettare la dignità umana e il valore della vita stessa. È essenziale rafforzare i controlli nei luoghi di lavoro, un compito che richiede l'impiego di ispettori e tecnici adeguatamente formati e in numero sufficiente. L'attuale carenza di personale preposto alla sicurezza contribuisce a una vigilanza spesso insufficiente, e quindi a un maggior rischio di infortuni. Accelerare il reclutamento di nuovi ispettori è un passo cruciale per migliorare la prevenzione e garantire il rispetto delle norme di sicurezza.

La Fiom Cgil Parma, nel comunicato, torna a parlare di una delle misure proposte dal governo, la "patente a crediti" per la sicurezza, un sistema – scrive – “che potrebbe incentivare e garantire una maggiore attenzione alla formazione, ma che lascia alcuni spazi interpretativi. La prevenzione degli incidenti sul lavoro non può più essere procrastinata. È necessario agire con decisione e urgenza per implementare misure efficaci e sistematiche. Ogni ritardo nel rafforzamento delle norme di sicurezza, nell'aumento dei controlli e nella promozione di una cultura della prevenzione è una colpevole omissione che può costare vite umane”.

“Mentre le indagini sull'incidente di Gaiano proseguono – scrive il sindacato alla fine della nota – una cosa è chiara: non possiamo permettere che tali tragedie si ripetano. La sicurezza sul lavoro deve essere una priorità assoluta, non solo per prevenire la perdita di vite umane, ma anche per proteggere la dignità e i diritti di ogni lavoratore. È un dovere morale e legale a cui non possiamo sottrarci”.