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Sciopero oggi (mercoledì 6 gennaio) dei dipendenti di Veneto Strade dopo l’infortunio mortale accaduto lunedì 4 gennaio. “Ancora un lavoratore che ha perso la vita, investito mentre allestiva un cantiere stradale", commentano Filt Cgil, Fit Cisl e UIltrasporti Uil regionali: "Un bollettino di guerra che con spaventosa cadenza macchia di sangue le nostre strade, da nord a sud ( è di qualche settimana fa l’infortunio mortale di un dipendente Anas in Puglia). Sarà la magistratura ad accertare le cause e la dinamica dell’infortunio e le eventuali responsabilità penali. A noi invece spetta denunciare, ancora una volta, come le condizioni di lavoro non consentano ai lavoratori di svolgere la propria attività quotidiana in sicurezza e serenità, come il blocco delle assunzioni abbia ormai ridotto il personale ai minimi termini, non consentendo nemmeno il rispetto degli standard minimi, come il sistema degli appalti non permetta efficaci controlli sul rispetto delle normative in materia di sicurezza sul lavoro, visto che sono soprattutto i lavoratori in appalto più coinvolti negli infortuni”.
I sindacati chiedono "un piano serio di assunzioni, di discutere una reale riorganizzazione che garantisca la piena attuazione delle misure di sicurezza; che i lavoratori degli appalti e degli affidamenti esterni lavorino in sicurezza". Nell’anno appena concluso i dati relativi agli infortuni sul lavoro tratteggiano un quadro estremamente sconfortante soprattutto nel Veneto, dove gli infortuni mortali sono cresciuti del 26,4 per cento rispetto al 2017: "Siamo a 115 vittime nel 2018 in Veneto, e, parlando del settore in cui è avvenuto il decesso del lavoratore di Veneto Strade, il segmento industria-servizi vede un aumento del 33 per cento degli infortuni mortali".